La 27esima edizione del Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba, si svolgerà dal 19 al 25 aprile 2012 al Cinema Massimo. L'evento speciale di inaugurazione si svolgerà presso l'UCI Cinemas Lingotto la sera di giovedì 19 aprile. Ospite d’eccezione della serata d’inaugurazione sarà la poliedrica Arisa, classificatasi al secondo posto a Sanremo 2012 con il brano La notte.
L’attrice Chiara Francini – tra i nuovi volti del cinema italiano – attualmente in sala con la pellicola dei fratelli Vanzina, Buona giornata, sarà presente al Festival nella doppia veste di madrina dell’intera manifestazione e farà inoltre parte della giuria del Concorso lungometraggi. Insieme a lei, tra gli altri, anche Fabio Canino, che torna al Festival, in veste di giurato, dopo aver presentato la serata di premiazione dell’edizione 2010.
Come da tradizione, la manifestazione comprende numerose sezioni da quelle competitive a quelle tematiche, che presenteranno opere provenienti da tutto il mondo offrendo al pubblico e agli addetti ai lavori film altrimenti “invisibili”.
Tra le prime anticipazioni di questa edizione, il Focus L’ultimo tabù sul tema scottante del rapporto tra omosessualità e sport, curato da Paolo Colombo, giornalista La7. Altro appuntamento di grande interesse è la sezione Forever Young, che comprende una serie di pellicole, opera di giovani registi, che indagano il tema dell’identità sessuale attraverso il mondo degli adolescenti.
Il Torino GLBT Film Festival quest anno si sposa con la danza e ospita in collaborazione con Torinodanza l'anteprima europea di Matthew Bourne's Swan Lake 3D, coreografia di Matthew Bourne e regia di Ross Mc Gibbon, sabato 21 aprile 2012, alle ore 18.00, presso la sala 1 del Cinema Massimo (via Verdi 18, Torino). Bourne è sicuramente il coreografo internazionale èiù vicino al mondo GLBT: è infatti noto per la sua rivisitazione in tema completamente maschile di balletti famosi come Il lago dei cigni o Lo Schiaccianoci, che ha ripensato per una compagnia esclusivamente maschile, con uno spirito creativo ma rispettoso delle tradizioni. Il suo contatto con il cinema inizia con il film Billy Elliott, la cui sequenza di danza finale era tratta appunto dal suo The Swan Lake.
Matthew Bourne sarà presente a Torino in occasione dell'evento e incontrerà il pubblico e gli appassionati domenica 22 aprile, alle ore 11, presso il Teatro Vittoria di Torino (via Gramsci 4). Nel corso dell'incontro, coordinato dal giornalista e critico di danza Sergio Trombetta, saranno proiettati estratti dalle sue più celebri realizzazioni.
Il cinema contro il bullismo nelle scuole
Mentre in Irlanda Colin Farrel presta il proprio volto e la propria popolarità aderendo alla campagna contro il bullismo omofobico organizzata da Belong To, anche il Torino GLBT Film Festival partecipa alla Giornata del silenzio, fissata per il prossimo 20 aprile, con la serata Bullismo, al centro del bersaglio.
Il Festival partecipa simbolicamente a questa importante iniziativa organizzando, in contemporanea con gli Stati Uniti, una serie di proiezioni che affrontano la difficile problematica del sempre più crescente numero di ragazzi che dichiara la propria omosessualità prima dei quattordici anni ed è, per questo, soggetto a forme di discriminazione e violenza. Si incomincia con il cortometraggio Man in the Mirror (2011) diretto da Joel Schumacher - il regista di Batman Forever, Il Fantasma dell'Opera e Un giorno di ordinaria follia - che tratta il tema del bullismo in una scuola di New York. A seguire, Private Romeo (2011) dell’americano Alan Brown, un lungometraggio che affronta il tema dell’omofobia all’interno di un’accademia militare e, prendendo spunto dal Romeo e Giulietta di Shakespeare, racconta l’amore tra due cadetti, osteggiato e diffamato dai loro compagni e dai superiori.
La serata torinese è organizzata in collaborazione con Egma (European Gay and Lesbian Managers Association) e Network, e con la presenza di un rappresentante di GLSEN (Gay, Lesbian and Straight Education Network), organizzazione americana che dal ‘90 si batte contro la discriminazione sessuale per il rispetto dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nelle scuole. Grazie a questo Focus, il Festival ha ottenuto il riconoscimento dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto “iniziativa di rilievo nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni".